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La storia

la STORIA

UNA STORIA INIZIATA NEL
XVI SECOLO

La torre Perrotti, imponente e misteriosa, si erge maestosa a pochi passi dal mare, scrigno di storie secolari e testimone di epoche lontane. Costruita nei primi decenni del XVI secolo, è menzionata per la prima volta nel 1512 nel catasto della nobile famiglia Sanseverino, che governava il feudo di Castellabate. Conosciuta inizialmente con nomi diversi, tra cui torre ubi dicitur la Pagliarola e torre in marittima constructa, la sua funzione originaria era quella di proteggere la costa dai pericoli che giungevano dal mare.

Da torre di difesa del
territorio...

Sorge nei pressi dell’antico porto denominato lu Travierso, un approdo storico che per secoli ha rappresentato un punto nevralgico per i traffici marittimi e la vita commerciale del borgo. Affacciata su uno sperone roccioso, la torre domina l’orizzonte con una vista che spazia lungo la costa, dalla baia fino all’isola di Licosa, dove, secondo la leggenda, le sirene tentarono di incantare Ulisse. La sua posizione strategica l’ha resa per secoli una sentinella a guardia del mare, un baluardo contro le incursioni piratesche, testimone silenziosa di tempeste e battaglie.

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Nel tempo, la torre ha subito diverse trasformazioni. Dopo il declino della famiglia Sanseverino, passò nelle mani di altre famiglie nobiliari, fino a quando, nel XVI secolo, venne ristrutturata e ampliata, rafforzando la sua funzione difensiva con una nuova struttura tronco-piramidale e troniere destinate all’artiglieria. La sua storia è segnata anche da momenti drammatici, come l’assalto turco del 19 giugno 1625, quando sei galere nemiche attaccarono la costa e saccheggiarono la torre. Ma, ancora una volta, la fortezza venne ricostruita e resa ancora più imponente.

...a dimora della nostra famiglia
dal 1820.

Nel 1820, la torre divenne proprietà della famiglia Perrotti, che avviò un restauro per armonizzarla con il palazzo nobiliare annesso, creando un equilibrio perfetto tra la solida architettura difensiva e la raffinatezza della residenza signorile. Oggi, sulla sommità del palazzo, una splendida terrazza panoramica si apre sul mare, regalando una vista senza confini, dove il sole al tramonto tinge le onde di riflessi dorati. Racchiuso tra la torre e il palazzo si trova un giardino segreto, un angolo riservato in cui il profumo del mare si mescola a quello della vegetazione mediterranea, creando un’atmosfera senza tempo.

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Il famoso pranzo di
Arthur John Strutt dal
Barone Tommaso Perrotti nel 1838

Nel 1838, il pittore inglese Arthur John Strutt, incantato dal panorama mozzafiato, decise di immortalare la torre Perrotti nelle sue opere, catturando il dialogo eterno tra la struttura e il mare. Alla fine dell’Ottocento, il geologo Cosimo De Giorgi la descrisse come "il belvedere del Palazzo Perrotti", sottolineandone la maestosità e il fascino paesaggistico.

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LA TORRE E LA
FAMIGLIA PERROTTI OGGI

Attualmente Torre Perrotti non è solo un luogo ricco di storia, ma anche una residenza che accoglie i suoi ospiti con il calore e la passione che la famiglia Perrotti ha sempre dedicato a questo luogo.

La struttura si compone della torre e del palazzo nobiliare, divisi in vari appartamenti dalle caratteristiche uniche. Alcuni si trovano all’interno della torre stessa, offrendo un’esperienza autentica e affascinante; altri sono situati nella parte del palazzo nobiliare, dove gli ospiti possono godere di splendide viste sul mare o sul giardino.  Ogni appartamento ha una configurazione distinta, pensata per soddisfare le esigenze di chi desidera vivere un soggiorno indimenticabile in questo angolo di storia.

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Ancora oggi, la famiglia Perrotti custodisce con passione questo luogo carico di storia, accogliendo gli ospiti in un ambiente dove ogni pietra racconta un passato lontano e ogni onda sussurra racconti dimenticati. Soggiornare qui significa vivere un’esperienza autentica, tra il respiro della storia e il fascino del mare.

Il riconoscimento come Bene Culturale dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali

​​​Riconosciuta come Bene Culturale dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, la torre Perrotti è più di un monumento: è un invito a lasciarsi avvolgere dal suo fascino, a perdersi nella sua atmosfera senza tempo, a svegliarsi con il suono delle onde e il profumo della brezza marina. Un luogo in cui il passato si intreccia con il presente, dove il mare è il vero protagonista e dove ogni sguardo verso l’orizzonte è un viaggio nell’infinito.

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